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Come evitare il BURNOUT (e guadagnare di più)

Come evitare il burnout in una startup o in un ramo d’azienda? Troppo flusso e molteplici richieste sono un problema SENZA un sistema di gestione

Infatti se hai un’idea e la concretizzi non sono sempre rose e fiori soprattutto quando la startup, o il nuovo ramo d’azienda, va verso risultati E-S-P-L-O-S-I-V-I.

Se è il tuo caso o ti interessa approfondire in vista di grandi risultati, in questo articolo scoprirai quanto i processi possono essere ottimizzati e come evitare il burnout guadagnando di più.

Gli argomenti dell'articolo:

Che cosa significa Startup

Se stai gestendo una startup o stai sviluppando un nuovo ramo d’azienda è perché hai avuto un’idea e la vuoi concretizzare.

E per questo coraggio, intraprendenza e visione a lungo termine: complimenti!

Tuttavia, non sempre sono rose e fiori

Prima di comprendere “perché” non tutto è oro ciò che luccica, facciamo un focus su “cosa” significa startup inteso come nascita di un nuovo business o come nuovo ramo d’azienda. 

Startup è qualcosa di nuovo, qualcosa di talmente “starter” cioè iniziale che necessita assolutamente di avere una definizione. E la definizione viene data col tempo. 

In che modo?

Semplicemente creando un prodotto o un servizio che risponda a una particolare esigenza di mercato. Infatti, tutti i casi di successo al mondo sono stati quelli in cui delle startup hanno risposto ad un’esigenza specifica di una determinata nicchia di persone da colpire per risolvere una tipologia di problema.

Così le imprese emergenti o i nuovi rami d’azienda hanno successo quando validano il modello di business, acquisiscono clienti e si adattano rapidamente alle dinamiche del mercato.

Come capire cosa vuole il mercato: un esempio concreto

Ora, passando al lato pratico…

Cosa vuol dire avere un’attività 
che risponda a un determinato bisogno del mercato?

Facciamo un esempio concreto e molto semplice: immaginiamo un produttore di ortaggi che ha creato un suo marchio alimentare e che ha rivenduto il suo prodotto ad un negozio.

In che settore sono questi negozi? Sono nel settore alimentare e spesso poi si finisce anche nella Grande Distribuzione. 

A quale esigenza rispondono? Ad uno dei bisogni primari dell’uomo: mangiare per il sostentamento della vita.

Un altro esempio potrebbe essere anche quello delle cliniche o degli ospedali. Perché? Perché rispondono al bisogno di salute e all’esigenze della cura. 

Quindi, ci sono tante tipologie di attività diverse che si possono creare intorno a un mondo di esigenze differenti. 

Considera che siamo quasi 8 miliardi sulla terra e potenzialmente ci sono 8 miliardi di esigenze diverse.

Tra questi 8 miliardi di esigenze c’è un pattern o gruppo  che sicuramente risponderà ad un’esigenza specifica alla quale tu potrai trovare la soluzione che ti può far avere successo con la tua startup o nuovo ramo d’azienda! 

Conseguenze: primarie e secondarie

Però c’è un grande “MA”…

Ci sono delle conseguenze del lavoro da startup che sono da tenere sempre sotto occhio! 

Principalmente, le conseguenze sono due: 

    1. Conseguenze primarie,
    2. Conseguenze secondarie. 

Quelle primarie riguardano un’enorme flusso di clienti o di richieste che ti danno sicurezza sull’attività, ma che ti potrebbero causare qualche difficoltà a gestire tale flusso, gestire i contatti e riuscire a trovare il tempo per costruire una relazione, etc.

E soprattutto difficoltà a farlo in modo ottimizzato tramite l’automazione trovando il giusto personale o collaboratori allineati con la tua idea, espandendoti o integrando nuovi sistemi…

Insomma, gestire tutto questo è un meccanismo molto interessante perché la startup nasce come un progetto imprenditoriale e quindi l’obiettivo è realizzare un’impresa più strutturata con tante persone e altrettanti clienti. Ovvero, avere un piano di crescita. 

Durante la fase di startup, il primo rischio è quello che l’azienda cresca troppo velocemente,
che “esploda tra le mani”, che vada troppo bene. 

Questa cosa va prevista, va gestita e puoi pianificarla durante la tua Consulenza Gratuita:

Invece, le conseguenze secondarie sono quelle che riguardano il lato umano e si sviluppano in un problema sempre più comune da evitare fortemente: il burnout.

Lo stress è un problema che va gestito perché quando all’inizio ti ritrovi con tanti clienti e tante attività, ti immergi nel lavoro, annullando la tua vita sociale. 

È importante avere sempre un giusto bilanciamento tra la vita, il lavoro e tutto il resto. Non ha senso dedicarsi h24 solo al lavoro o ad una specifica cosa.

Ogni imprenditore, avendolo vissuto in prima persona, sa cosa vuol dire avere tra le mani il proprio progetto e perfezionarlo; avere talmente tanta voglia di fare che non si vedono ostacoli.

È anche vero che bisogna avere la giusta compensazione, altrimenti il rischio che ogni imprenditore o professionista come te può correre è quello di dedicarsi solo ed esclusivamente al lavoro e al portare risultati. 

Conseguenza di ciò? Il burnout.

Le soluzioni per gestire il Burnout e un Case Study

Fortunatamente il burnout può essere prevenuto utilizzando alcune tecniche o alcuni metodi per gestirlo prima che si presenti. 

Infatti, per evitare conseguenze primarie e secondarie…

La soluzione è l’automazione e l’ottimizzazione del sistema aziendale,
ancor prima che esploda e causi forte stress!

Soffermiamoci su un case study specifico di un nostro cliente, con un’azienda affiliata nel settore immobiliare, che ha ottenuto risultati pazzeschi come tanti altri.

In azienda con l’applicazione del Metodo 5 Step to ROI® sono riusciti a passare, per il processo di gestione contatti e chiusura clienti, da 51 ore nell’arco di circa due settimane a 35 minuti! 

Anche tu puoi ottenere risultati del genere:

Forse pensi sia un risultato davvero enorme da raggiungere, ma è possibile farlo se conosci i giusti strumenti…

Ecco cosa abbiamo fatto: abbiamo analizzato l’azienda nella totalità dei processi aziendali e ci siamo resi conto di un collo di bottiglia all’interno dell’attività. 

Quindi, un punto dove tutto andava più lento: dalla gestione dei potenziali clienti e alla contrattualizzazione di questi clienti. 

C’era un lavoro immenso per un’attività, fatta ogni settimana, che faceva perdere a quest’azienda una valangata di tempo. 

E ora tutto questo processo si fa con un click! 

Rispetta il tuo Balance con un business automatizzato da grandi risultati

C’è un’ultima chicca alla fine di questo articolo…

Per evitare conseguenze primarie e secondarie, eliminare i troppi clienti ingestibili e il burnout dato dello stress elevato ed eccessivo… 

Ti consigliamo di mettere delle priorità: non solo nella tua attività
e rispetto ai risultati da ottenere, ma soprattutto nella tua vita. 

E così avere il giusto bilanciamento per chiederti quanto realmente vuoi dedicarti all’attività e quali prezzi sei disposto a pagare. 

Una volta compreso questo a livello personale, definisci nero su bianco: 

    • quanto vuoi che cresca il tuo business? 
    • fin dove vuoi che arrivi la tua azienda?
    • qual è la prospettiva del range di crescita la tua attività?

Uniti questi fattori, troverai la giusta compensazione per evitare le conseguenze primarie e secondarie e, così facendo, potrai ottimizzare tutti i processi della tua startup o del tuo nuovo ramo di business per renderla un’attività funzionale a tutti gli effetti. 

Per accelerare il processo ed evitare il burnout:

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