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Guida alla Gestione del Rischio Aziendale (cosa fare se le cose vanno male)

Il rischio aziendale è da considerare se sei un imprenditore.

Se la tua attività si fermasse per una crisi nazionale o una pandemia, tu come la gestiresti?

Qui, per te, una Guida alle Gestione del rischio.

Gli argomenti dell'articolo:

Cos’è il Risk Management

Il “Risk Management” e la consapevolezza del rischio aziendale è una di quelle materie che nell’ultimo secolo, o meglio negli ultimi 50 anni, ha assunto sempre maggior importanza. 

Le corporate, le grandi multinazionali o le aziende che decidono di avere un piano di sviluppo ben definito al proprio interno si affidano sempre più questa materia.

Tendenzialmente, questi piani di sviluppo sono quelli che toccano i 10, 20, 30 anni o più e vengono realizzati da grandi realtà che applicano le tecniche di base del “Risk Management”, cioè…

Tecniche che permettono di comprendere i potenziali rischi d’impresa
e prevedono come gestirli. 

N.B: non è detto che i rischi siano soli negativi, possono essere anche positivi!

La natura dei rischi: positivi e negativi

In queste righe leggerai un esempio pratico di “rischio positivo” così che tu possa farti un’idea di ciò che si intende.

Un rischio positivo potrebbe essere rappresentato dalla situazione in cui domani mattina, all’apertura della tua azienda e dopo il lancio di un nuovo prodotto o servizio, passi da avere 10 clienti al giorno ad averne 1.000 al giorno perché tutti quanti desiderano ciò che proponi di nuovo sul mercato. 

Sai già cosa faresti in questa situazione?
Hai la struttura per gestire un flusso di 100 volte superiore? 

Se sì, bravo! Se no, ti attrezzerai e ti preparerai per arrivare a una struttura tale per cui sopperire ad un potenziale rischio aziendale. Come?

D’altra parte, possono esserci dei rischi negativi come, per esempio, la pandemia. 

Questa ha dimostrato a tutti quanti che può esserci anche un rischio biologico a livello mondiale che, nel momento in cui scoppia, ti fa pensare “Cosa faccio?”, “Come lo gestisco?”. Su questo tema possiamo imparare da tantissime aziende.

L’azienda che ha previsto e applicato un Piano di Crisi nel rischio aziendale

Ecco un esempio di un’azienda che ha gestito la crisi pandemica (e non solo) al meglio: Netflix. 

Cosa ha fatto Netflix?
Netflix, durante la pandemia, ha continuato a far uscire nuove serie TV e nuovi film. 

La gente si chiedeva “Come fa Netflix a realizzare altre serie tv, altri film o fare queste tipologie di attività?” 

Netflix ha reso pubblico, successivamente rispetto al periodo della pandemia, il piano di “Risk Management” interno per gestire il rischio aziendale in caso pandemico. Cioè…

Netflix ha un reparto interno aziendale che studia i rischi globali
che potrebbero verificarsi e si attrezza, di conseguenza, per sopperire agli stessi. 

È così che si deve agire in un mondo tanto veloce e frenetico dove ogni giorno cambiano tantissime cose.

Perché, altrimenti, come si fa a star tranquilli con la stessa mentalità e con la stessa tipologia di approccio?

Bisogna avere dei piani d’azione per sopperire a disparate tipologie di problematiche che sono comuni. Tu puoi iniziare adesso, o migliorare, ragionamenti strategici che includano il risk management:

La pandemia ce lo ha insegnato e poi dalla stessa sono nate anche tante altre problematiche che in questi anni che sono diventate, ormai, la normalità per tantissime aziende.

Case Study: un’azienda Broker d’Energia e la guerra in Ucraina

Un nostro cliente che si occupa di brokeraggio di energia elettrica è stata la persona che a livello emotivo ci ha dato dei riferimenti importanti…

Durante un rischio imprevedibile, abbiamo visto nei suoi occhi
cosa vuol dire fare l’imprenditore e, ancora prima, essere imprenditore. 

Per lui abbiamo erogato servizi di consulenza legati allo studio dell’attività e alla creazione di un piano di espansione. Cosa è successo? 

Il giorno in cui siamo entrati in azienda, è scoppiata la guerra che tutti quanti noi conosciamo, ovvero la guerra in Ucraina.

Inizialmente, pensavamo che fosse una notizia rilevante a livello nazionale e che non ci colpisse direttamente. Invece, cosa è successo?

Abbiamo visto che questo imprenditore ogni ora, ogni mezz’ora, squillava il telefono perché tantissimi fornitori avevano deciso di troncare le forniture dall’oggi al domani…o meglio da un’ora all’altra! Stop forniture. 

Arrivato all’ultimo fornitore, la situazione era diventata molto seria: con una struttura di oltre 20 persone, nel giro di poche ore ha dovuto subire questa situazione e reinventarsi. 

Guardandolo negli occhi, quando stava parlando al telefono con l’ultimo fornitore che ha interrotto la fornitura, ha chiuso il telefono e si è allontanato un attimo.

Ha guardato le persone che erano in ufficio e, tra se e se, ho intuito pensasse: 

“Dobbiamo fare qualcosa!”. 

Difatti, in poco tempo, ha inventato un altro servizio da vendere sin da subito a livello locale e l’ha venduto. Così facendo, è riuscita ad arginare queste perdite ed un puro rischio aziendale.

Da un grande imprenditore derivano grandi responsabilità

Cosa puoi apprendere da questo case study?

Bisogna non solo fare gli imprenditori ma anche esserlo e, quindi, assumersi delle responsabilità. Avere dei piani di rischio aiuta l’imprenditore a tutelare quello che crea.

Se domani mattina il tuo fornitore chiave ti chiamasse e ti dicesse “Da domani non possiamo più darti questa fornitura” tu che faresti?

Hai un piano B? E se sì, hai un piano C? E se sì, hai un piano D? 

Confrontarti con un consulente esterno potrà darti una marcia in più e un nuovo punto di vista:

Infatti bisogna avere più piani e gestire i rischi perché ci sono e sono all’ordine del giorno. È importante guardarli e trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. 

Ad esempio, sfruttando questa scia, abbiamo fatto una cosa importantissima per il nostro cliente: creare dei protocolli di rischio in caso di guerra o in caso di emergenza. 

Abbiamo realizzato un protocollo che permette all’azienda di autosostenersi per un arco di tempo di 30-60 giorni dal momento in cui si verificano queste tipologie di problemi. Ovviamente cucito su misura.

Per questa attività abbiamo implementato questo protocollo e abbiamo ridotto i tempi di lavorazione di alcuni specifici processi del 67%. In pratica: una attività che prima veniva svolta in 8h di lavoro, con l’applicazione del Metodo 5 Step to ROI ®, ora è svolta in circa 2 ore e mezza!

Quindi, numeri veramente importanti che ci hanno permesso di ottenere risultati a livello di utile, di tempo e soprattutto di stress. Ce n’é già tanto di stress! Il punto è come lo gestiamo e come evitare di averne altro:

Adesso ho preparato una sorpresa per te per darti uno strumento concreto da applicare sin da subito alla tua attività. 

Come gestire il Rischio aziendale

Ecco lo strumento per te e per gestire i rischi aziendali attraverso un esercizio…

Isolati in una stanza, prendi carta e penna, siediti con totale umiltà e serenità
e scrivi tutti quelli che potrebbero essere i potenziali rischi
che possono portare instabilità nella tua azienda. 

Scrivili tutti e prendi consapevolezza del fatto che ci sono. Fatto? 

In merito al come agire, su alcuni potresti già intervenire in autonomia, ma per altre necessità puoi fissare una consulenza con noi:

È un piacere poterti dare una mano e poterci alleviare da tutte le sofferenze che, purtroppo, inevitabilmente ci possono colpire.

Ancor meglio se possiamo evitarle!

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